E' online un filmato di 11 minuti sul gamplay di Dead Island, il videogame horror di Techland ambientato su un'isola tropicale… invasa da zombi!

12 ore di viaggio,
3 di ritardo,
1 di taxi.

Finalmente vi aspettano tre settimane di vacanze dopo un duro anno di lavoro, non vedete l'ora di godervi spiaggia cocktail e serenità, e improvvisamente un bagnino zombi inizia a sbocconcellare la vostra dolce metà. Evidentemente, come luogo di vacanza avete scelto Banoi (isola fittizia situata in Nuova Guinea), la fantastica isola tropicale dove Techland ha deciso di ambientare il suo nuovo survival horror Dead Island.

Non tutti i mali vengono per nuocere: finalmente una vacanza senza vostra moglie e senza la solita tranquilla routine del villaggio vacanze.

Dead Island sembra aver attinto a piene mani dal mondo dei survival horror – sia videoludici che cinematografici. Impossibile non pensare, guardando la lussureggiante isola tropicale nei trailer, all'ambientazione di Jurassic Park e del suo erede videoludico Dino Crisis. La visuale in prima persona in perfetto stile fps, e la possibilita di interagire con altri superstiti, sembrano invece mutuate da Left for Dead o dal capolavoro horror di Balaguerò Rec (la speranza è che questa visuale contribuisca a calare il personaggio ancora di più nell'orrore di questa nuova piaga zombie, permettendo di accentuare quel senso di oppressione e claustrofobia che un'ambiente free roaming potrebbe togliere al gioco).

Uno dei principali pregi di Rec era quello di tenere la tensione sempre altissima, rendendo le pause incredibilmente pesanti, e la forza di Left for Dead, dopo che i soliti survival horror in terza persona ci avevano ormai assuefatti agli zombi calandoci sì dentro ad un'orrore decisamente cinematografico, ma nel quale ci si sentiva al sicuro, quasi protetti dal proprio alterego digitale, fu la capacità di farci guardare
direttamente negli occhi del predatore che correva verso di noi cercando di mangiarci.

L'essenza di un esperienza survival horror è, a mio avviso, la capacità di far sentire lo spettatore braccato in un ambiente ostile, con risorse limitate e dove la tensione psicologica è sempre presente, questo sia che si tratti di un videogioco che si tratti di un film. Qualora le promesse venissero mantenute, Dead Island ha la possibilità di trasformarsi in un nuovo punto di riferimento del mercato videoludico.

 

Guardando il primo video dedicato al gameplay (circa undici minuti di gioco), ci rendiamo conto della vastità di un'isola esplorabile da subito, con zombi che potrebbero sembrare troppo forti all'inizio (il personaggio cresce in forza ed esperienza, in perfetto stile gdr), missioni da svolgere mano a mano che la storia prosegue, fasi di esplorazione (oltre che di combattimento), la necessità di trovare da qualche parte un luogo sicuro, armi, medicinali ed eventuali superstiti… tutto questo dipinge una esperienza di gioco tanto vasta da creare parallelismi non tanto con uno dei classici film horror, quanto con una miniserie televisiva come The Walking Dead.

Se a questo aggiungiamo la capacità di creare ad hoc per questo titolo uno dei più intriganti e ben realizzatii trailer degli ultimi tempi e tutti i rumour, scatenatisi a causa del suo successo sul web, riguardo un possibile adattamento cinematografico, ci accorgeremo che il mondo del cinema e quello del videogioco cercano ancora una volta punti di contatto, formando una linea di frontiera destinata, in occasioni come questa, a sfumarsi.

Dead Island sarà un successo? Sicuramente con una buona trama alle spalle e una buona realizzazione tecnica questo titolo farà la felicità di tutti gli appassionati di Horror, indipendentemente che si parli di cinema o survival game. Altrimenti, come disse il vate degli affetta zombi Frank West (Dead Rising), "gli zombi non sono pericolosi, sono solo una seccatura"…