Più inglese è il gioco, meno tasse si pagano

Il governo inglese ha varato una bizzarra strategia in base alla quale concedere o meno sgravi fiscali agli sviluppatori di videogiochi. La loro concessione è legata al singolo progetto, non all'esistenza dello sviluppatore in sé, ed è determinata dal grado di "Britishness" del progetto in questione. Detto chiaramente, più il gioco è inglese, meno tasse si pagano su di esso.

Per stabilire questo parametro, gli sviluppatori dovranno compilare un questionario, nel quale rispondere a domande tipo "quanti personaggi sono inglesi?" o "quale percentuale del gioco è ambientata nel Regno Unito?". Dalle risposte si ottiene un punteggio, che va poi a stabilire se il gioco può essere considerato come di produzione inglese o meno, ottenendo gli sgravi fiscali.

Una soluzione cervellotica, senza criterio e che senza dubbio potrebbe limitare fortemente la l...