Robot, innesti cibernetici, complotti, realtà digitali, organizzazioni armate, bombardamenti su larga scala e un mondo corrotto fino al midollo, sfibrato e devastato da un’umanità ormai al collasso. Nell’immaginare il futuro della nostra specie i ragazzi di Treyarch non sono certo andati sul sottile, immaginandosi un persistente stato di guerra, ormai mondiale, in cui la CIA cerca, quasi inutilmente, di mantenere un equilibrio di facciata rovesciano o favorendo governi locali grazie all’operato “diplomatico” dei segretissimi Black Ops.

Già Advanced Warfare ci aveva fornito una prova tangibile di quanto i soldati del futuro avrebbero necessitato di gadget ultratecnologici per sopravvivere nei campi di battaglia che li avrebbero attesi, ma, se possibile, Call of Duty: Black Ops III ha ulteriormente aumentato le stime. Eliminati gli ingombranti EXO, grazie a protesi robotizzate e processori collegati direttamente al cervello, la fanteria di terra può compiere gesta al limite del credibile...