Si dice che l’età renda più saggi, esperti, equilibrati e cauti nei giudizi. Eppure, nonostante di acqua sotto i ponti e di videogiochi ne abbiamo visti passare parecchi, ad ogni generazione di console si ripete lo stesso errore. Ad esclusione della classe 32 e 64 bit, quella di PlayStation e Nintendo 64, che in dono ci portò le tre dimensioni, ogni nuova console che si presenta sul mercato viene immediatamente tacciata di non apportare sensibili migliorie al medium se non un ovvio, quanto dovuto, incremento nelle prestazioni grafiche. Quasi soffrissimo di una latente sindrome da nostalgici, roba da farci sentire come quei vecchietti che ad ogni occasione sfoderano il loro proverbiale “ai miei tempi”, memori e certamente debitori nei confronti delle piattaforme appena rimpiazzate da colleghe ben più giovani, non tardiamo a minimizzare quanto di nuovo ci propini il mercato.

Il 2014 è stato un anno di rodaggio per PlayStation 4, Xbox One e, seppur solo di riflesso, per PC, mentre...