No Man’s Sky è in sviluppo del 2012 ed è disponibile solo da ieri. Quattro anni dopo. Nel mezzo ci sono stati, andando con ordine, la crisi depressiva di Sean Murray, principale ideatore del gioco, un’inondazione che ha quasi distrutto tutto il materiale di lavoro del team di sviluppo, tre presentazioni all’E3 di Los Angeles, una serie di minacce di morte a Murray dopo il rinvio dell’uscita – prevista in origine per il 2015 -, una causa contro Microsoft per l’uso del sostantivo “Sky” nei videogiochi e, giusto qualche giorno fa, la rottura del day one da parte di alcuni rivenditori, che hanno consegnato nelle mani dei giocatori copie prive dei fondamentali aggiornamenti contenuti nella patch del day one. Niente male per uno studio, Hello Games, che fino all’altro ieri aveva sviluppato solo minigames e titoli a bassissimo budget.

Sta di fatto che attorno a No Man’s Sky è cresciuto un buzz mediatico inusuale per il placido laghetto dei videogiocatori. Certo, i nuovi episodi di Halo ...