Non inganni la roboante presentazione, la lunghissima conferenza, la manciata di annunci inattesi: la strategia di Microsoft non è affatto cambiata, né ha subito una particolare accelerazione, incalzata da una diretta concorrenza ormai imprendibile, PlayStation 4, o in rampa di lancio per tentare, addirittura, un impronosticabile sorpasso, Nintendo Switch.

Dal drammatico e poco lucido cambio di rotta post-E3 2013, varato in fretta e furia per assecondare un’utenza tutt’altro che lungimirante, scottata da alcune delle feature (incomprese) che avrebbero dovuto rappresentare l’anima più intima di Xbox One, ad oggi, la casa di Redomond ha lavorato sotto traccia, ricomponendo lentamente i cocci, ritrovando il vigore perduto, architettando una coreografica rinascita in una forma un po’ diversa, radicata in un futuro lontano da device che avranno forma e funzionalità delle odierne console.

Il sottoscritto lo ripete, come un vecchio bisbetico, ormai da anni: Xbox è destinata a tramutarsi in un...