Partiamo da una premessa importante: NieR:Automata è un gioco che potrebbe tranquillamente non piacervi in nessun modo.

L’opera di Yoko Taro e PlatinumGames, uscita più di un anno fa su PlayStation 4 e PC, rientra in quella categoria di produzioni che, nonostante gli sforzi profusi da terzi nelle disamine più approfondite e nelle lodi più generose (come la nostra recensione), potreste bollare come scadente. Ed è normale, forse anche comprensibile, perché 1) Yoko Taro è uno di quei game designer che tendenzialmente non ci sta con la testa, nel senso buono del termine ovviamente, e 2) NieR:Automata è un gioco unico nel suo genere. Ma se avete una Xbox One (oppure una Xbox One X, le cui funzionalità sono supportate) dovreste assolutamente recuperare la appena uscita Become as Gods Edition, che contiene tutti i DLC finora pubblicati.

NieR:Automata è uno spin-off di NieR, che a sua volta era uno spin-off di Drakengard. Niente di tutto ciò vi servirà, però, per godere della storia dell’ultim...