Con la chiusura di Telltale Games rischia di morire un pezzo fondamentale del settore creativo videoludico relativo alle nuove avventure grafiche. Un team che ha saputo dimostrare, al netto della perdita e dell’allontamento di figure chiave della prima rivoluzione artistica (Sean Vanaman su tutti), di possedere una poetica e una prospettiva generale sul mezzo videoludico che altri raramente hanno messo in scena. Eppure, in lungo e in largo si analizza questo triste fatto in ottica marcatamente produttiva e quantitativa, senza un’analisi ad ampio respiro sul valore che il team ha saputo aggiungere al dibattito sulla narrazione videoludica e alle scelte artistice del settore di riferimento. Come è possibile che la prospettiva dominante da cui si osserva la storia di questo studia si basi quasi integralmente sulla concezione di opera come prodotto, e di creazione come servizio? La chiusura di Telltale Games è invece un danno atroce per il settore creativo, un segnale pessimo p...