La domanda è la stessa che ci siamo posti un po’ tutti, già ai tempi di The Elder Scrolls Online: ma ce n’è davvero il bisogno? È necessario? È obbligatorio? Ma soprattutto: è ciò che desidera la maggior parte dell’utenza, quei fan che si sono innamorati della saga, di entrambe le saghe, anche e soprattutto per l’atmosfera epica che si viene a creare durante le lunghe, complesse e difficili attraversate solitarie da un capo all’altro delle gigantesche mappe che caratterizzano ogni capitolo dei brand?

Se da una parte Call of Duty insegue la moda del momento, quella dei Battle Royale ovviamente, con successo e senza snaturare in alcun modo la sua identità, potenziandola semmai, Bethesda non ha dato la stessa impressione nella sua ferrea volontà di trascinare le sue saghe di punta nell’orbita degli MMO.

Non che The Elder Scrolls Online sia un brutto gioco, beninteso, ma in quanti, anche tra quelli che tutt’ora occupano i server del gioco, potrebbero realmente mettere sullo stesso piano qu...