Un impercettibile, ma evidentissimo avvicinamento. Un accostamento che per quanto tenue ed infinitesimale ha costretto una parte di videogiocatori a rivedere le proprie tattiche, a riconsiderare inossidabili ed efficientissime strategie forgiate nel fuoco di centinaia di deathmatch. Call of Duty: Black Ops IIII e Battlefield V hanno segnato un importante e momentaneo perielio, inedita orbita che se non li porta affatto ad assimilarsi, né tanto meno a scalfire realmente le grandi differenze che ne distinguono gameplay e gunplay, di certo segna e sancisce il predominio del gioco di squadra sull’iniziativa strettamente personale.

A ben vedere, difatti, non si è raggiunto un compromesso. Non si tratta di un cambio di marcia bidirezionale e congiunto. Semmai è la produzione Activision ad essersi instradata in un sentiero ben noto alla saga affidata alle cure di DICE, rendendo ancor più evidente ed impattante una rivoluzione già abbracciata appieno con il totale abbandono del single player e...