Sull’onda dell’entusiasmo, con la scusa che siamo ufficialmente in clima E3, ma anche perché, infondo, a Phil Harrison gli vogliamo un gran bene, c’è il concreto rischio di farsi fregare, di restare ammaliati dalla pur concreta possibilità di giocare ovunque, con qualsiasi gioco, semplicemente sottoscrivendo un abbonamento, tra l’altro dal costo mensile contenuto di soli 9.99€, come Netflix.

4K, HDR, 60fps fissi, persino il Surround 5.1 potenzialmente su qualsiasi dispositivo possibile, non fosse che per quanto riguarda smartphone e tablet già iniziano ad evincersi le prime restrizioni. Idealmente, ed è un concetto che cita lo stesso Phil Harrison durante il suo intervento nella conferenza dedicata al servizio e andata in onda ieri, 6 giugno, siamo di fronte all’abbattimento della discriminazione videoludica, testimoni della nascita di una democrazia tecnologica in cui le specifiche, la potenza bruta, i freddi numeri per intenderci, semplicemente non contano più nulla.

O meglio,...