Nel tentativo di costruire mondi sempre più credibili, i produttori videoludici delle ultime generazioni si sono affidati a numerosi strumenti capaci di restituire fedeltà visiva e coerenza strutturale ai mondi di gioco da loro immaginati: grafica iperrealistica, marcata distruttibilità ambientale, effetti e colori magnifici, mappe dall’estensione immensa. La maggior parte di queste scelte tecniche e artistiche, però, riguardano elementi che impattano solo la superficie del rapporto dell’interattore con il mondo di gioco: grafica ed effetti, ad esempio, importanti tanto quanto il gameplay, hanno generalmente il compito di introdurci nelle atmosfere della storia che viene raccontata, ma è grazie alle meccaniche di gioco e al design delle varie interazioni che rimaniamo catturati da quel mondo. Ed è in questa parte dell’ideazione del videogioco che la maggior parte dell’industria è rimasta legata a visioni più tradizionali del medium: con in mente sempre e comunqu...
Alcune riflessioni sulla meccanica del viaggio rapido nei videogiochi open world
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