La cosa più facile da scrivere riguardo la riproposizione di DOOM e DOOM II sulle console di attuale generazione sarebbe: “l’operazione di Bethesda, anche al netto di problematiche tecniche di vario tipo, dall’obbligatorietà della connessione a internet all’aspect ratio sballato al sonoro di scarsa qualità, è una buona occasione per i giocatori di riscoprire due grandi classici del passato, che sono stati seminali nella costruzione del genere degli shooter in terza persona e che, ancora oggi, sono godibili”. Non c’è niente di falso in quanto appena scritto, pad alla mano sparacchiare a soldati non morti e demoni di ogni tipo è tutto sommato gratificante e può essere nel breve periodo persino interessante, fosse anche solo per amor di ricerca, assaggiare la maniera nella quale venivano declinati alle origini gli FPS. Ma è davvero tutto qui, non ci sono altri motivi per i quali ci si debba dedicare a produzioni con le quali il tempo non è stato per niente galantuo...