Dopo aver conquistato il mondo dei picchiaduro con Dragon Ball FighterZ la popolarissima opera di Akira Toriyama tornerà a farsi videogioco con Dragon Ball Z: Kakarot, sviluppato da CyberConnect2. Dopo la presentazione dell’E3 2019, che mostrava Goku affrontare Radish, alla gamescom 2019 abbiamo avuto la possibilità di mettere le mani sulla nuova demo, dedicata alla battaglia con Cell.

Originariamente si temeva che il gioco, vista la mole di contenuti inclusi nel vasto mondo di derivazione ruolistica, potesse terminare con la saga di Freezer, quindi subito dopo la trasformazione in Super Saiyan di Goku: pericolo scampato, perché racconterà anche quella di Cell; non sappiamo ancora però se toccherà anche quella di Majin Bu. Mancano ancora conferme a riguardo, ma sarebbe un vero peccato privarsi della possibilità di godere di Goku in versione Super Saiyan 3 e di avere Gohan adulto tra i personaggi giocabili. La demo ci ha permesso di vestire i panni di Son Gohan, nella sua trasformazione in Super Saiyan di secondo livello, e affrontare Cell dopo che Goku si è vanamento immolato, nel tentativo di farlo esplodere, sul pianeta di Re Kaio. Lo scontro è stato pirotecnico, come prevedibile, ma siamo riusciti a essere spettacolari come avremmo voluto, visto il gameplay ancora del tutto da padroneggiare.

Dragon Ball Z: Kakarot screenshot

La demo provata all’inizio ci ha trasportato nel bel mezzo della saga di Cell

Il sistema di combattimento infatti non punta sul bilanciamento, non essendo quello di un picchiaduro a incontri, le battaglie sono incentrate su colpi di grande effetto scenico e, data la forse eccessiva lunghezza delle barre dell’energia, durano molto. Va da sé che non siamo dinanzi a un mero button mashing: bisognerà dosare bene la parata, ricaricare il Ki, decidere quando lanciare un’onda energetica, schivare, curarsi, usare gli oggetti a disposizione e così via. Il combattimento, insomma, non è banale e allo stesso tempo non è scontato che la vittoria sia dalla nostra: in diverse occasioni Cell è riuscito ad avere la meglio su di noi, infliggendoci duri colpi, ed esauriti i fagioli Senzu abbiamo dovuto mettere in campo strategie più prudenti.

“Il combattimento, insomma non è banale e allo stesso tempo non è scontato che la vittoria sia dalla nostra”Accanto all’avventure principale, che ci vedrà impegnati nel salvare la Terra, ci sarà un mondo vasto (ma non un open world) che ci permetterà di seguire anche alcune subquest e vivere la quotidianità: per esempio Chichi, in qualità di moglie austera e severa, affiderà a suo marito tutti gli incarichi più disparati, ma la più interessante tra le scorribande fuori porta lontane dalla main quest ci è risultata l’esplorazione dei boschi in compagnia di Gohan, purtroppo per ora mostrata solo in un trailer. Gli ambienti visitabili annovereranno anche la casa del Maestro Muten, così da avere la possibilità di incontrare la Tartaruga e tornare nei luoghi dell’allenamento con Crilin nei tempi andati, e la Stanza dello Spirito e del Tempo, dove sarà possibile allenarsi con Gohan. Facendo un salto indietro nella porzione di gioco mostrata a Los Angeles, che precedeva lo scontro con Radish, abbiamo anche esplorato la zona circostante in compagnia di Piccolo. Piccola nota: tutte le sidequest sono state approvate da Toriyama stesso, e come esse i personaggi aggiuntivi che faranno capolino nel corso dell’avventura.

Dragon Ball Z: Kakarot screenshot

Occasionalmente l’azione su schermo si è fatta un po’ confusionaria

Nel gioco completo sarà possibile giocare nei panni non solo di Goku, ma anche di Piccolo, Vegeta e Gohan: gli sviluppatori hanno tenuto a sottolineare che non si tratterà di reskin di Kakaroth, ma di guerrieri personalizzati in ogni loro mossa, una scelta giusta e davamo per scontata. Ognuno di essi avrà quindi diversi attacchi, punti di forza e debolezze varie: per esempio Vegeta sarà più efficace nell’uno contro uno, grazie alla enorme potenza dei suoi colpi Ki, mentre Piccolo lo sarà dalla lunga distanza, grazie ai suoi arti allungabili. Inoltre avremo la possibilità di avere in squadra con noi altri due combattenti, che ci permetteranno di avere supporto sia nella fase difensiva che in quella offensiva e di utilizzare attacchi combinati. Da segnalare, come mostratoci, è che nel caso in cui due onde energetiche dovessero scontrarsi, come potrebbe accadere durante i combattimenti, l’esito sarà dettato dal riuscire o meno in un quick time event.

Tecnicamente il gioco fa sfoggio di un ottimo cel shading e ci è sembrato abbastanza stabile per essere una versione alpha. In alcuni momenti il tutto è diventato confusionario su schermo, a causa della presenza di numerosi elementi, tra onde energetiche, colpi che producono onde d’urto e combattenti vari, ma niente che abbia inficiato l’esperienza. Rimane ancora tutta da vedere la componente ruolistica, che ci auguriamo sarà corposa e permetterà uno sviluppo certosino dei combattenti. Solo allora potremo farci una idea precisa di quanto il gioco potrà regalarci.