Negli ultimi tempo spesso, parlando di videogiochi multipiattaforma con una forte componente multiplayer, è sorta la questione del supporto al cross play, ovvero alla possibilità di giocare insieme per i possessori di versioni per console diverse, soprattutto parlando di PlayStation 4. Se Microsoft e persino Nintendo, compagnia non propriamente nota per l’attenzione verso il multigiocatore e le infrastrutture online, hanno sempre spinto in tale direzione, dando la possibilità ai team di sviluppo di implementare tale soluzione sulle loro piattaforme di gioco, Sony, al contrario, l’ha sempre respinta, adducendo ragioni non sempre comprensibili, con molti sviluppatori che alla richiesta si sono trovati a sbattere contro un muro di gomma fatto di no mai motivati. Come raccontava a Kotaku Finn Brice, amministratore delegato di Chucklefish, riguardo il suo inserimento in Wargroove, strategico a turni fantasy: “ne abbiamo fatto richiesta sia tramite il nostro account manager, sia direttamente con i piani alti, mi ci è stato riposto di no”.

Il fatto che sia stato implementato su PlayStation 4 in produzioni come Fortnite non ha migliorato la situazione, anzi l’ha ulteriormente resa più spinosa, con Sony che è stata accusata di fare favoritismi nei confronti di certe compagnie, a scapito di altre, come riportato da Stewart Chisam, amministratore delegato di Hi-Rez Studios, che raccontava di come le proprie produzioni multiplayer Smite, Paladins e Realm Royale sarebbero state pronte a riceverlo in un attimo, qualora fosse stato permesso.

Finalmente pare che le cose siano destinate a cambiare per il meglio e per tutti. Secondo quanto riportato da Wired infatti Sony ha dato il permesso a tutti gli sviluppatori di implementare il cross play su PlayStation 4, anche se la compagnia non l’ha annunciato ufficialmente. Il sito inoltre afferma che Call of Duty: Modern Warfare potrebbe essere il primo videogioco a beneficiare della nuova politica.

 

 

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Fonte: Wired