Nonostante i lavori sull’attesissimo The Legend of Zelda: Breath of the Wild 2 siano presumibilmente in uno stadio già avanzato, Nintendo sta comunque cercando del personale da aggiungere all’organico di sviluppatori.

Le posizioni aperte, stando a un post pubblicato dalla compagnia, sarebbero due. La prima è quella di scenario planner, ovvero un addetto alla creazione degli ambienti, dell’esposizione, e della creazione dei testi che appaiono durante gli eventi in-game. La seconda è per un un level designer, che com’è facile intuire si occuperà di implementare gli eventi in-game, i dungeon, gli ambienti esterni e i nemici.

Oltre alla richiesta di saper parlare ovviament il giapponese in maniera fluente, è stato pubblicato anche il salario delle due posizioni. Per un periodo di tre mesi iniziali, con la possibilità di venire rinnovati fino alla fine del progetto, il salario è di circa 4.7 milioni di yen (44mila dollari) per 5 anni di esperienza lavorativa, 5.5 milioni (51.5mila dollari) per 10 anni di esperienza, e 6.8 milioni (63.5mila dollari) per 15 anni di esperienza.

Questo fermento intorno al titolo significa che i lavori per il prossimo Zelda procedono a gonfie vele e che presto potremo saperne di più sul seguito di uno dei giochi più amati di questa generazione.

 

Breath of the Wild 2 si chiama Breath of the Darkness?

Breath of the Wild 2, per altro, pare si chiamerà Breath of the Darkness, e proprio di recentemente ne abbiamo scoperto parecchie informazioni:

 

La demo, mostrata al reparto marketing di Nintendo, mostrerebbe una battaglia tra Link e Zelda (che lottano fianco a fianco) e una versione oscura dei Guardiani presenti già in Breath of the Wild. Il combattimento avviene in una sorta di dungeon (probabilmente lo stesso del trailer?), e durante la dimostrazione è stato fatto notare un dettaglio di gameplay interessante: Zelda aiuta Link durante lo scontro, proteggendolo con uno scudo creato dalla sua magia, nonché evidenziando i punti deboli dei nemici. Un dettaglio che ci fa sperare in una modalità cooperativa, magari?

 

Fonte: Japanese Nintendo