Fino a poche ore fa sapevamo che Vampire the Masquerade – Bloodlines 2 sarebbe uscito all’inizio del 2020 ma, un po’ a sorpresa, apprendiamo adesso che il titolo è stato rinviato.

Con una lettera aperta, Andy Kipling e Brian Mitsoda di Hardsuit Labs hanno dichiarato che, per perseguire il loro obiettivo di lanciare un prodotto stabile e rifinito, hanno deciso di rimandare l’uscita del tiolo. Anche nell’ottica di evitare le condizioni discutibili dell’originale Bloodlines datato 2004, che ricorderete essere pieno di bug, la decisione è stata presa.

Ecco un estratto della lettera:

 

Negli ultimi tre anni e mezzo abbiamo lavorato duramente per portarvi un degno successore di Bloodlines. Per noi, questo significava non solo avere l’ambizione di creare un gioco notevole, ma anche il dovere di assicurarci che non avremmo ripetuto gli errori dell’originale. Oggi, dobbiamo dirvi che abbiamo bisogno di più tempo per darvi il gioco che state aspettando. Anche se Vampire The Masquerade Bloodlines 2 uscirà sempre nel 2020, abbiamo deciso di preferire la qualità rispetto al rispettare il primo quadrimestre come data di lancio.

 

Una decisione che fa onore agli sviluppatori, senza dubbio, ma che ci costringe ancora a rimanere sulle spine per sapere quando avremo modo di poter giocare l’atteso sequel.

 

La storia di Vampire: The Masquerade – Bloodlines 2 e tutti i videogiochi della serie

La storia di Vampire the Masquerade è molto lunga, tra videogiochi e giochi di ruolo. In particolare, il primo Bloodlines fu un titolo abbastanza importante, pur funestato da parecchi problemi:

Vampire: The Masquerade – Bloodlines ebbe un riscontro altalenante. In primis il 2004 fu l’anno, tra gli altri, di Half-Life 2, Grand Theft Auto San Andreas e World of Warcraft, produzioni che inevitabilmente fagocitarono l’interesse generale per Bloodlines. Nonostante un’accoglienza tiepida in termini di vendite, con meno di 80 mila copie vendute al lancio, il titolo riuscì a ottenere ben 80 su 100 di Metacritic, confermando il buon lavoro di Troika Games (che sfortunatamente fallì l’anno successivo), che aveva sostituito Nihilistic Software in quello che, a conti fatti, rappresentò il sequel spirituale di Redemption.

Il problema è che Bloodlines era sì ottimo dal punto di vista narrativo, in grado di competere con il materiale che White Wolf pubblicava per il gioco cartaceo, talmente tanto che la critica lo esaltò in maniera vigorosa sotto questo punto di vista, ma dal lato tecnico era afflitto da problemi e bug anche in grado di rompere il gioco. Caricamenti lunghissimi, refusi nei testi, intelligenza artificiale scarsa e finali inaccessibili per via di inspiegabili glitch.

 

Fonte: Polygon