Il fallimento di Ghost Recon Breakpoint, in termini di critica, con il gioco sottoposto a critiche anche feroci e a votazioni persino insufficienti, e in termini di vendite, con risultati mai diffusi ma definiti insoddisfacenti da Ubisoft stessa, non era forse preventivabile in queste dimensioni, e la sua entità avrebbe avuto ripercussioni importanti all’interno della compagnia francese.

Ubisoft, come detto, ha riconosciuto il flop, già nella recente call con gli investitori. Yves Guillemot, il presidente della compagnia, non ha potuto fare che riconoscere quella che sembrerebbe essere stata una disfatta, ma ha anche dichiarato che il team di sviluppo responsabile del gioco farà di tutto per risollevarne le sorti. Ubisoft non è nuova a resuscitare produzioni in difficoltà, l’ha fatto per esempio con For Honor, Tom Clancy’s The Division e Rainbow Six Siege, quindi non si è trattato semplicemente di dichiarazioni di facciata.

Oltre a quanto riconosciuto da Guillemot ci sarebbe comunque altro, l’inaspettato insuccesso avrebbe portato a riflessioni importanti all’interno della compagnia. È quanto ha affermato Jason Schreier, di Kotaku, in un recente podcast. Secondo Schreier, solitamente bene informato, è in atto quasi una rivoluzione: “Dalle conversazioni che ho avuto con persone dentro Ubisoft la compagnia sta cambiando la sua mentalità in maniera profonda. Ora il focus si è spostato sul proporre idee di giochi che siano del tutto unici, che abbiano aspetti particolari. Sembra un qualcosa di molto intrigante. C’è un’atmosfera folle.”

 
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Cosa pensate del fallimento di Ghost Recon Breakpoint? Credete a quanto riportato da Schreier? Ditecelo nei commenti!

 

Fonte: GamingBolt