Che Death Stranding sarebbe stato un successo, nonostante le recensioni americane che hanno abbassato la media di Metacritic, è una cosa su cui pochi potevano obiettare. Soprattutto in Giappone, dove la fatica di Hideo Kojima è risultata essere il più grande lancio di una nuova IP in questa generazione.

Nella settimana di lancio il titolo ha venduto 185.909 copie, decretando lo strand game come una delle IP più di successo degli ultimi anni in terra nipponica. Analizzando i dati, che vi proponiamo poco sotto, viene fuori che l’ultima grande IP a totalizzare numeri del genere fu Dark Souls nel 2011.

Game Data Library propone su Twitter un’analisi delle vendite giapponesi:

 

 

Guardando alle altre uscite, di certo Death Stranding se l’è dovuta cavare contro dei pesi massimi. Nonostante la concorrenza, però, numeri alla mano il prodotto di Kojima Productions ha staccato di diverse lunghezze Judgement, Sekiro: Shadows Die Twice e Bloodborne, i quali anno venduto tutti intorno alle 150 mila copie nella prima settimana e, prima dell’arrivo dell’avventura con protagonista Norman Reedus, rappresentavano il pinnacolo delle vendite nei primi periodi.

Un risultato notevole, considerando che alcuni dei titoli che trovate nella classifica sono dei sequel di franchise molto noti. Anche Sekiro, pur rappresentando una nuova IP, viene comunque da una tradizione di soulslike incredibilmente celebri e può rappresentare concettualmente un seguito, se vogliamo. Curiosamente, questo non è neanche il lancio più clamoroso che Hideo Kojima ha vissuto per le sue produzioni.

Come fa notare semper Game Data Library nella sua analisi, Death Stranding è stato il lancio “peggiore” tra i suoi franchise, con Zone of the Enders e i titoli della saga di Metal Gear Solid che in Giappone hanno da sempre totalizzato numeri molto più considerevoli.