Ai microfoni di USGamer, Urquhart ha parlato di come il futuro dello studio sia ormai molto più tranquillo sotto Microsoft, così come della sua volontà di tornare a dirigere videogiochi invece di occuparsi solamente a dirigere gli affari. Vorrebbe tornare alle radici quindi, a quel periodo in cui lavorava ai primi Fallout, come su Baldur’s Gate, prima di fondare Obsidian nel 2003.
Allo stesso modo ha precisato che Obsidian vuole evitare di diventare un grande studio con tanti elementi al suo interno, dove gli attuali duecento membri del team sono un obiettivo raggiunto e oltre il quale non si vuole procedere. Mentre i team interni saranno un pochino più grandi e l’azienda comincerà ad avere un budget più importante con il quale lavorare, non ci sarà modo per i dirigenti di accrescere ulteriormente il team:
Voglio dire, Assassin’s Creed è fantastico, tutti quei videogiochi lo sono, ma non credo che abbiamo bisogno di competere con quei numeri. Non voglio team da centinaia di persone.
È interessante il fatto che, nonostante la potenza di fuoco di Microsoft alle spalle, Obsidian non voglia comunque puntare a diventare un grandissimo studio. Lodevole la volontà di non strafare, una grande lezione di lungimiranza che, non a caso, ha portato lo studio a essere uno dei più amati del momento dai videogiocatori.
Fonte: Gamespot
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