La National Academy of Television Arts & Sciences dal prossimo anno introdurrà una nuova categoria dedicata al giornalismo sull’eSport all’interno della manifestazione che assegna gli Emmy Awards, i più importanti premi televisivi a livello internazionale, paragonabili agli Oscar del cinema o ai Grammy per la musica.

Il riconoscimento prende forma come parte integrante della categoria che comprende più in generale gli Sports Emmy Awards, segno che la disciplina a base di videogiochi sta ormai conquistando dignità propria e riconoscimento anche tra l’audience non direttamente coinvolto.

Il premio si chiamerà Outstanding eSports Coverage e, come recita il comunicato stampa con cui è stata ufficializzata l’iniziativa:

intende riconoscere l’abilità e il mestiere che si cela dietro la copertura e la presentazione di eventi competitivi riguardanti i  videogiochi.

Justine Gubarm, vincitrice di quattro Emmy Awards e parte integrante della commissione che gestisce gli Sports Emmy Awards, ha definito gli eSport un tassello fondamentale per l’ulteriore espansione dei premi che anche lei concorre ad elargire. Inoltre ha anche affermato quanto segue:

Vogliamo essere lungimiranti. Tra cinque anni, gli eSports saranno ancor più un trend. I principali network stanno investendo negli eSport. Alcuni dei nostri partner chiave sono grandi protagonisti nel mondo di questa disciplina.

Adam Sharp, presidente e CEO della National Academy of Television Arts & Sciences, dal canto suo ha dichiarato che:

Stiamo entrando in una nuova era degli Sports Emmy Awards e l’aggiunta di una categoria dedicata agli eSport ne sono un’ulteriore prova. La categoria Outstanding Esports Coverage dimostra l’impegno dell’Accademia di rimanere aggiornata sull’evoluzione della produzione sportiva.

Finalmente, insomma, all’eSport viene riconosciuto anche il suo ruolo culturale. Del resto stiamo pur sempre parlando di una disciplina con un giro d’affari di svariati milioni di dollari, che catalizza l’attenzione di centinaia di migliaia di fan sparsi per tutto il mondo. Era solo questione di tempo, dunque, prima che qualcosa di simile accadesse.

 

Fonte: Washington Post