Può una semplice demo ambire al titolo di gioco del decennio? Può misurarsi con killer application dai valori produttivi esponenzialmente maggiori? Ha il diritto di ergersi tra le produzioni più influenti degli Anni ’10?
La grandezza di Hideo Kojima non si riduce nella pretesa di essere un grande scrittore di storie interattive, anche perché non sempre riesce a trovare il giusto equilibrio, come ben testimonia Metal Gear Solid 4: Guns of the Patriots. Il game designer nipponico, semmai, sa eccellere proprio nell’inventare nuove meccaniche ludiche e nel fonderle credibilmente con il contesto narrativo che anima i mondi digitali che crea.
Basterebbe citare Boktai: The Sun is in Your Hand, per dare un chiaro esempio di quanto appena sostenuto, ma lo stesso Metal Gear Solid V: The Ph...
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