Nonostante alcune limitazioni tecniche e ludiche, il brand Pokémon è in grado di offrire sempre una cura ai limiti del maniacale per quanto riguarda la ricerca di un valido design per i nuovi mostriciattoli tascabili.

Le cose, però, non vanno sempre come inizialmente preventivato e, soprattutto dalle prime serie di Game Freak, sono presenti alcuni Pokémon che hanno subito importanti modifiche al proprio aspetto fisico, prima di trovare la loro forma definitiva.

 

 

Tra questi, come ben sapranno gli appassionati, c’è proprio la creatura simbolo di tutto il franchise: Pikachu. Dal primo design di Ken Sugimori, infatti, il celeberrimo compagno di avventure di Ash Ketchum ha subito un netto cambio di forma, perdendo qualche chilo e assumendo una forma leggermente più umanoide, con braccia più definite e con il collo più in evidenza.

Ma perché Pikachu ha subito questo forte restyle?

A rivelarlo è proprio il lead designer dei Pokémon che, nel corso di un’intervista, ha spiegato come sia stato influenzato dall’inserimento della creatura all’interno dell’anime. La forma iniziale di Pikachu si è dimostrata sin da subito troppo difficile da animare, costringendo i designer a modificarla per ottenere una semplificazione nella realizzazione di alcuni movimenti.

 

 

Il cambio necessario per la serie animata ha poi inevitabilmente influenzato anche l’aspetto della versione videoludica (e non solo) del personaggio, ufficializzando l’aspetto che tutti oggi conosciamo e facendo lentamente passare in secondo piano il design originale.

Alcuni amanti del brand fanno giustamente notare come Pikachu Gigamax sembri ricordare proprio la prima forma del famosissimo roditore elettrico, ma gli sviluppatori non hanno ancora confermato o smentito la possibile ispirazione di questa nuova trasformazione presente in Pokémon Spada e Pokémon Scudo.

E voi cosa ne pensate? Preferite il design moderno o siete rimasti legati all’aspetto ideato da Ken Sugimori? Come sempre, fatecelo sapere con un commento qui sotto o sui social di BadTaste!

 

Fonte: Twitter