Final Fantasy VII Remake si è presentato già con delle importanti novità dal punto di vista del gameplay: aspettarsi un qualcosa di molto simile all’originale non avrebbe avuto alcun fondamento logico né alcun senso, nel rispetto di quella che è stata l’evoluzione del medium videoludico. La massificazione della serie e del genere, avvenuta gradualmente di capitolo in capitolo fino a Final Fantasy XV per mano di Hajime Tabata, ha portato inevitabilmente a un gameplay basato molto più sull’azione che sulla riflessione: addio ai turni, addio agli scontri casuali, concentrando il tutto sull’immediatezza dell’azione.

D’altronde, con a capo del progetto Tetsuya Nomura, non era difficile immaginare che Final Fantasy VII avrebbe strizzato l’occhio ben volentieri a Kingdom Hearts e al suo modo di concepire il battle system. Per questo motivo, ricordando com’era il titolo originale, ci immaginiamo adesso quello che ci aspetta a breve. Dopo aver pro...