Negli scorsi giorni l’organizzazione TaxWatch aveva rilevato come Rockstar Games avesse da sola beneficiato nell’anno fiscale 2018/2019 del 37% degli sgravi fiscali attraverso i quali il Regno Unito sostiene lo sviluppo di videogiochi. Dal lancio del programma, nel 2014, la compagnia avrebbe beneficiato di circa 80 milioni di sterline di sgravi fiscali e non avrebbe pagato per il quarto anno di seguito le imposte sul reddito d’impresa, pur avendo le vendite di GTA V generato circa 6 miliardi di dollari.

La compagnia ha risposto a quanto rilevato, non smentendo tali numeri, ma affermando che grazie agli sgravi ha potuto investire nel Regno Unito creando più di 1000 posti di lavoro, tra Londra, Lincoln, lo Yorkshire e la Scozia. Inoltre ha ribadito come tale programma permetta agli sviluppatori di consolidare la posizione degli UK nel mercato videoludico.

Un portavoce del governo ha sottolineato come il programma sostenga più di 4320 posti di lavori a tempo pieno, circa un terzo di tutta la forza lavoro impiegata nel settore, e permetta anche di sostenere le realtà locali.

Il programma, che inizialmente, nel 2014, prevedeva 32 milioni di sgravi all’anno, ora è arrivato a prevederne 100 e sono più di 1100 le domande inoltrate da quando è stato lanciato. Per accedervi un gioco deve soddisfare almeno 16 punti di un elenco che ne prevede 31, una soglia abbastanza bassa, che permette a molti videogiochi di esservi inclusi.

 

Fonte: Eurogamer