Non è semplice riassumere e descrivere le intenzioni, le motivazioni e le ragioni che spingono uno sviluppatore ad inserire un editor all’interno della propria creatura. Dietro all’apparente slancio democratico, che idealmente abbatte qualsiasi distanza tra creatore ed utente finale, possono celarsi i più svariati ideali, le fantasie più inaspettate, il sincero e disinteressato desiderio di offrire uno strumento in più con cui intrattenersi, nella speranza che chiunque possa dare forma e vita all’esperienza dei propri sogni.

Nonostante possa avere le sembianze di un trend piuttosto recente, incentivato da una potenza hardware e da una flessibilità dei tool che solo negli ultimi anni è stato possibile raggiungere, in realtà quella degli editor è una feature cavalcata già in tempi non sospetti.

Il capostipite, in questo senso, è da ricercarsi in Magic Mushrooms, platform bidimensionale pubblicato nell’ormai lontanissimo 1985, quando le console, così come le conosciamo oggi, avevano compi...