Crash Bandicoot è stato senza dubbio una delle più importanti icone videoludiche degli anni Novanta, in grado di rivaleggiare con altri mostri sacri di un periodo dove il genere Platform era tra i più amati del settore. Un genere che, purtroppo, è andato lentamente a scemare nel tempo, sino a ridursi a pochi grandi titoli, in mezzo a una moltitudine di opere indie e a prodotti ormai ibridati con altri generi.

In questo 2020 appena iniziato, siamo arrivati, erroneamente, a pensare al genere Platform come a qualcosa di “semplice” o rivolto esclusivamente a un pubblico di giovani. Giovani che, a loro volta, non vogliono sentirsi tali e preferiscono giocare a Fortnite o Grand Theft Auto piuttosto che sperimentare quei titoli “dove si salta e basta”. Sia chiaro: stiamo facendo un discorso generalista e ci rendiamo conto che molti di voi non la pensino in questo modo, ma la legge dei grandi numeri parla chiaro: realizzare un Platform non è più conveniente come un temp...