La notizia più importante della settimana scorsa, per il mercato videoludico, è stata sicuramente il rinvio di The Last of Us Part II a data da destinarsi.

Intervistato dal Blogcast ufficiale di PlayStationNeil Druckmann, il direttore di The Last of Us Part II, ha commentato il rinvio parlando della frustrazione di bloccare il gioco sull’ultima yard (una metafora col football americano, sta a significare che mancava pochissimo al lancio):

 

È stato un po’ difficile, stai lavorando a qualcosa da così tanto tempo – alcuni di noi, da anni – e c’è tanta attesa riguardo quello che stai facendo. Non vediamo l’ora di mettere nelle mani dei giocatori il titolo, dopo averlo pensato, concepito, e a volte anche sognato, per vedere cosa ne pensano. Guardare cosa piace o non piace o dove la storia li porterà. E ora dobbiamo sospendere tutto come se il mondo stesse cospirando contro di noi!

Nello studio sappiamo di avere un grande gioco tra le mani, solo che dovremo aspettare di più per consegnarlo ai giocatori. So che i fan sono delusi e credetemi quando vi dico: lo siamo altrettanto, se non di più. Siamo delusi di non essere in grado di far uscire il gioco in tempo.

 

 

Interrogato, poi, sul motivo per cui il gioco non esca al momento solo in digitale e poi in versione retail, Druckmann ha risposto:

 

Bene, non è ancora presa una decisione finale; al momento stiamo reagendo al rinvio. Sai, si tratta di più delle sole catene di negozi da contattare per le copie fisiche. L’infrastruttura internet permetterebbe a tutti di avere il gioco in tempo? Vogliamo assicurarci che arrivi in tutto il mondo nello stesso momento, lo dobbiamo ai giocatori, dobbiamo essere onesti.

Se lo lasciassimo prendere solo ad alcuni, cosa dovremmo dire agli altri? In questo momento stiamo esaminando tutti i tipi di opzioni diverse: qual è il modo migliore per farlo arrivare a tutti il più presto possibile? Ci vorrà ancora del tempo e la situazione nel mondo cambia ogni giorno.

 

Infine il director ha parlato anche la possibilità di rilasciare una demo, spiegando che sarebbe un enorme mole di lavoro extra tramutare la versione provata dai giornalisti in una demo pubblica:

 

Siamo all’ultima yard, direi. Ci sono ancora alcuni bug che stiamo scoprendo e che stiamo aggiustando: vogliamo migliorarlo il più possibile, prendendoci il tempo di rivedere ogni sezione e assicurandoci che ci sia tutta la qualità di Naughty Dog. È lì! Questa è la parte frustrante! Il gioco è lì. Dobbiamo solo sederci un po’ e capire qual è il modo migliore per farlo conoscere ai nostri fan.

Vi ricordiamo, in ogni caso, che The Last of Us Part II non ha più una data d’uscita ma che è ancora previsto per PlayStation 4.

 

Fonte: IGN