C’è una sottile linea rossa che unisce la disastrosa (finta) presentazione di PlayStation 5 di qualche settimana fa, il reveal di Assassin’s Creed Valhalla attraverso la (lentissima) realizzazione dello splendido artwork per mano di BossLogic e il deludente Inside Xbox di un paio di giorni addietro in cui, ce lo avevano promesso, avremmo finalmente visto all’opera la next-gen.

In tutti e tre i casi c’è stato un uso superficiale delle parole, tanto per cominciare. Come se non bastasse, è stata completamente sottovalutata l’importanza della prima impressione, dell’imprinting che un prodotto, un marchio, un brand può stabilire con il suo pubblico di riferimento in occasione del primissimo contatto.

In piena quarantena, sulle soglie dell’ennesima crisi economica le cui ripercussioni più profonde sono ancora impronosticabili, uno dei più grandi publisher del mondo e due produttori hardware hanno in qualche modo dimostrato di non essere ancora completamente pronti e a proprio agio nel mondo ...