Nonostante Game Freak sembri poco intenzionata a rivoluzionare la propria serie principale, concentrando piuttosto le forze su nuovi spin-off, i Pokémon sono sempre stati un perfetto connubio tra avventura e videogames. Quasi tutti coloro che possedevano un Game Boy negli anni Novanta hanno provato almeno una volta l’esperienza di scegliere uno dei tre starter di Pokémon Rosso e Pokémon Blu, per partire a esplorare la magnifica regione di Kanto.

Un viaggio che poteva avvenire seduti su una sedia, sotto le coperte, in bagno o in macchina, di ritorno da una vacanza con la famiglia, nel tentativo di vedere lo schermo della console Nintendo tra la luce di un lampione e l’altro. La magia di portare l’avventura con sé e di poterla continuare ovunque si decidesse di andare è stato certamente uno dei punti di forza della produzione, che è riuscita a trasmettere una sensazione di libertà sia dentro che fuori dal gioco in questione. Si tratta di una sorta di fusione tra il mond...