C’è il mare, c’è il cielo, c’è il faro. In maniera invertita, BioShock Infinite ripropone l’iconica intro del primo capitolo per presentarci la sua splendente ambientazione: Columbia. Si tratta di una città sospesa nel cielo, a 15 mila piedi d’altezza, fondata nel 1893 dagli Stati Uniti e Padre Zachary Hale Comstock. Quest’ultimo è conosciuto come il Profeta, poiché protagonista di apparizioni divine. La stessa idea di una città fluttuante nasce dalla visita di un angelo. Appare chiaro, quindi, che la Columbia di BioShock Infinite sia fondata sull’integralismo religioso, in totale contrasto con la futura – e futuristica – Rapture del primo capitolo. Del resto parliamo di due epoche molto diverse, l’una che guarda alla fine del XIX secolo, l’altra invece rivolta agli anni della Guerra fredda.

Il rapporto con il contesto storico è uno degli elementi principali di BioShock Infinite. Il fatto che Columbia sia stata inaugurata nel 1893, in occasione dell’Esposizione Universale...