Il reskin, o lifting che dir si voglia, del Peter Parker di Marvel’s Spider-Man ha creato un chiacchiericcio mediatico davvero notevole su social network e non, tra chi trova incomprensibile, quasi offensiva, una tale scelta di design e chi, più timidamente, si limita a prenderne atto senza particolari sbalzi d’umore.

Il caso, chiamiamolo così, a livello storico ha certamente una sua rilevanza. Remastered e remake, nel corso degli anni, hanno naturalmente ritoccato qui e lì l’aspetto di protagonisti di innumerevoli saghe, basterebbe citare lo scalpore generato dalla “fin troppo vestita” Jill Valentine del recente Resident Evil 3 per ironizzare sulla rivedibile sensibilità di una certa parte del pubblico. Eppure, in effetti, nessun gioco si era spinto a tanto prima d’ora.

Del resto, non stiamo parlando di un vecchio gioco sottoposto a restauro, né ad un cambio di direzione artistica intercorso tra un capitolo e l’altro di un brand. Semplicemente, Peter Parker nell’edizione PlayStation 5...