Con l’annuncio di Assassin’s Creeed Valhalla che ha finalmente svelato la tanto chiacchierata ambientazione del prossimo capitolo della serie, il quale prenderà piede nel IX secolo, durante l’invasione norrena dell’Inghilterra, molti videogiocatori si sono lanciati in paragoni e parallelismi superficiali, più o meno azzeccati, tra il prossimo titolo del franchise di Ubisoft e altre produzioni recenti d’intrattenimento, come la serie Vikings o il God of War del 2018.

Senza stare a sindacare sull’inconsistenza del cercare a tutti i costi un confronto sempre e comunque con i più iconici (e spesso più facili) prodotti dell’immaginario moderno, proprio sull’accostamento a God of War si è espresso Darby McDevitt, narrative director del prossimo Assassin’s Creed, intervistato dai microfoni di GameSpot:

 

God of War è un gran gioco. È fantastico. Non direi che siamo troppo preoccupati delle eventuali somiglianze perché la maggior parte dei giochi, quando toccano questo argomento, in realtà si gettano a capofitto sulla mitologia. Quindi, giochi a God of War per poter dare un pugno in faccia a Baldur, per incontrare i personaggi della mitologia e viaggiare in ambienti fantastici.

Pochissimi giochi, in realtà, trattano l’esperienza del Vichingo norvegese dal punto di vista storico. Penso che il motivo sia da ricercare nella volontà di guardare sempre al materiale mitologico, ma nel nostro caso vogliamo davvero che percepiate di vivere nell’Età Oscura dell’Inghilterra, esplorando le rovine romane di 400 a 500 anni prima e i resti delle tribù britanniche precedenti, e persino i pagani sassoni prima che si convertissero tutti al cristianesimo.

 

A rispondere (e a dar man forte) a McDevitt ci ha pensato Cory Barlog in persona, director di God of War, con un post su Twitter:

 

Nessuno dovrebbe essere preoccupato. I miti esistono da molto tempo e persisteranno nel corso dei secoli fornendo a innumerevoli creativi un profondo pozzo da cui attingere, a condizione che siano disposti a sacrificare un occhio per la conoscenza. Non vedo l’ora di giocare Assassin’s Creed Valhalla quando uscirà.

 

 

Lette le dichiarazioni di McDevitt e Barlog, pare proprio non ci sia nulla di cui preoccuparsi riguardo le somiglianze tra Assassin’s Creed Valhalla e God of War.

 

 

Vi ricordiamo che Assassin’s Creed Valhalla sarà disponibile a partire da fine 2020 per Xbox One, Xbox Series X, PC, Stadia, PlayStation 4 e PlayStation 5.

 

Fonte: GameSpot