La saga di Crash Bandicoot non ha mai fatto sconti a nessuno, ma sembra proprio che Crash Bandicoot N. Sane Trilogy, la riedizione in HD della vecchia trilogia pubblicata originariamente sulla prima PlayStation, stia mettendo seriamente in difficoltà anche i videogiocatori più ferrati.

 

 

Vicarious Visions, sviluppatore del titolo, tramite il suo blog ha voluto fare chiarezza sull’argomento, spiegando come siano state apportate le modifiche al motore fisico e al sistema di controllo.

Il loro obiettivo principale, innanzitutto, sarebbe stato quello di ridurre i momenti frustranti, senza però alterare il livello di sfida. Proprio per questo hanno ben deciso di uniformare i controlli, standardizzando i tempi di reazione per i salti e il sistema che gestisce le collisioni. Il tutto sarebbe stato ereditato di sana pianta da Crash Bandicoot 3 Warped, il più moderno del terzetto, per poi essere riadattato anche a Crash Bandicoot e Crash Bandicoot 2 Il Ritorno di Cortex.

Le differenze maggiori, a detta di Vicarious Visions, sono riscontrabili nell’atterraggio del personaggio, più veloce che in passato, e, per l’appunto, nelle collisioni che, in alcuni casi, richiedono una maggior precisione da parte del videogiocatore.

 

A loro dire, insomma, complice la maggior frequenza di checkpoint, il livello di difficoltà sarebbe rimasto pressoché identico. Siete d’accordo con il team di sviluppo?

Trovate tutte i dettagli sul gioco nella nostra scheda.

 

Fonte: Blog Ufficiale