In un’intervista rilasciata a Game Informer, il lead game designer Jesse McCree e il game director Luis Barriga hanno parlato della componente narrativa di Diablo IV, che non è certo la prima cosa che viene in mente riguardo l’action RPG di Blizzard, ma che per una saga dalla tradizione decennale non è comunque un elemento secondario.

McCree ha parlato approfonditamente del background narrativo della serie e sul suo immaginario:

 

Gioco a Diablo dal primo episodio, allora lessi il manuale e lo leggo ancora oggi per guardare ad alcuni indizi o ricordarmi di alcuni elementi del lor. Ci sarebbero un sacco di storie da raccontare semplicemente partendo da quel manuale e nel corso degli anni abbiamo aggiunto altri giochi, manuali, libri, fumetti, giochi di ruolo da tavola. Ci sono molte cose da conoscere per fortuna nel corso degli anni uno staff dedicato e persino gli appassionati ci hanno aiutato a farlo. La parte più difficile è tagliare e adattare 20 anni di informazioni. Per Diablo IV vogliamo che le persone percepiscano i toni oscuri che abbiamo scelto per il gioco.

 

La conversazione si è poi spostata sull’equilibrio tra l’azione tipica della serie e le esigenze narrative:

 

Lavoriamo secondo la filosofia “mostra e non dire”. La narrazione ambientale è molto importante per noi. Implementandola bene puoi imparare qualcosa su di una famiglia di mostri semplicemente combattendola. Per esempio i Drowned: si trovano vicino al mare, usano attacchi d’acqua. Non hai bisogno di una storia per capire il loro legame con l’elemento, ma se vuoi farlo puoi trovare libri o fare attenzione ai dettagli della quest.

 

Diablo IV è stato presentato con uno spettacolare trailer in computer grafica, ma cosa ha raccontato esattamente?

 

Il demone che è stato evocato è Lilith, che secondo le leggende ha contribuito a creare l’umanità, e l’Horadrim [il mago che appare nel trailer] afferma che si tratti della figlia di Mefisto. Diablo è sempre stato incentrato su un gruppo di avventurieri che si trova in situazioni pericolose, tra morte e distruzione e il male assoluto. Quindi forse non è stata una buona idea entrare in un dungeon insieme a un adoratore di demoni e impelagarsi in un’antica magia del sangue. Odio, avidità e terrore portano al sacrificio umano e all’evocazione del demone. che sono i temi alla radice del nostro mondo. Questi eventi cambierano il mondo e lo renderanno più oscuro.

 

 

Fonte: Game Informer