Le Stealth 700 Gen 2 di Turtle Beach sono ottime, non solo per il gaming, al netto di un paio di difetti

Sono trascorsi un po’ più di due anni da quando abbiamo avuto modo di parlarvi del nostro test “su strada” delle Stealth 300 di Turtle Beach, cuffie da gaming (e non solo) che si ponevano come ottimo compromesso per chi desiderava avere fra le mani un headset capace di garantire prestazioni decisamente discrete a fronte di un esborso monetario contenuto. Un importo che si poneva perfettamente a metà strada fra i plasticoni da 49,90 e sotto la soglia psicologica dei 100 euro.

Ideale per chi non voleva sacrificare troppo le prestazioni e far fuori uscire dal portafoglio una mazzetta troppo alta di euro.

Ora, con la complicità di queste festività decisamente anomale in cui a giornate differenti sono associate tonalità cromatiche e variegate limitazioni agli spostamenti per cercare di limitare la diffusione dei contagi di nuovo Coronavirus, abbiamo testato a dovere il modello di fascia più alta che Turtle Beach ci ha spedito giusto qualche giorno prima che cominciasse il nuovo appuntamento della disfida annuale “Panettone VS Pandoro”. Parliamo delle Stealth 700 Gen 2, proposte a un prezzo di vendita ufficiale di 149,99 euro (al netto delle oscillazioni delle varie offerte reperibili online).

Le Stealth 700 Gen 2 (modello per PlayStation 4 e PlayStation 5) si presentano all’interno di una confezione essenziale ed elegante dove possiamo trovare l’headset, un cavetto USB Type-C per ricaricarle, il sensore Bluetooth da collegare via ingresso USB e un piccolo plico con la guida rapida per l’utilizzo e l’abituale sticker col logo Turtle Beach. Le cuffie hanno un look abbastanza essenziale ed elegante, certo, probabilmente un po’ troppo impattante per un eventuale impiego en plein air col vostro smartphone o tablet, ma comunque meno sgargianti e sfavillanti di altri prodotti che presentano decorazioni, magari a base di LED, più o meno vistosi. I comandi, e il microfono a scomparsa, sono tutti piazzati sull’auricolare sinistro, mossa, questa, che abbiamo trovato un po’ limitante nelle fasi di utilizzo, specie in ambito videoludico.

Il primo passaggio necessario e antecedente al primo impiego delle Stealth 700 Gen 2 consiste nell’ovvio aggiornamento software che potete comodamente fare scaricando sul vostro smartphone l’app Audio Hub di Turtle Beach: basta sincronizzare via Bluetooth i due dispositivi e il vostro telefono diventerà, a tutti gli effetti, lo strumento tramite il quale scaricare gli update e settare i vari parametri di utilizzo delle cuffie in maniera più precisa e meno dispersiva del tasto rapido fisico presente sull’headset. Ultimato questo primo e doveroso passaggio, le Stealth 700 Gen 2 saranno pronte all’uso. Un uso che può essere fatto tramite la praticissima modalità wireless anche senza adoperare l’antennina Bluetooth USB, qualora il dispositivo da accoppiare alle cuffie abbia l’apposita opzione.

 

 

The Last of Us Parte 2, Days Gone, Fortnite.

Sono questi i titoli sui quali abbiamo focalizzato la nostra prova. Abbiamo volutamente scelto dei videogiochi in cui la componente del suono ambientale è parte integrante dell’esperienza di gioco per capire al meglio la resa spaziale del surround proposto dalle Stealth 700 Gen 2, switchando anche fra le varie equalizzazioni preset disponibili nell’Audio Hub, quella customizzabile (che finiva sempre in una zona liminale a quella pre-impostata che esalta sia i bassi che gli alti) e la modalità Superhuman Hearing. Cominciamo da quest’ultima che, sulla carta, è uno dei cavalli di battaglia di questo nuovo set Turtle Beach. In termini pratici, questa feature alza in maniera drastica il livello del volume andando, contemporaneamente, ad agire sull’abbassamento dell’output dei bassi e degli alti. Tutto questo va inevitabilmente a cozzare col piacere della fruizione audio di un videogioco (o, ancor peggio, di un film o serie tv), ma si sposa decisamente bene con titoli di natura competitiva, come Fortnite appunto (o un qualche FPS) in cui prestare attenzione ai rumori prodotti da eventuali personaggi ostili intenzionati a farci lo scalpo è di basilare importanza. Tornando a titoli più atmosferici, ambientali, che non insistono sul multiplayer, come il capolavoro della Naughty Dog o il piacevolissimo open world survivalistico di Bend Studio, ci siamo trovati nettamente più a nostro agio disattivando la feature di cui sopra. La resa è eccellente, dalla eco dei cunicoli di Seattle agli aberranti versi dei clicker in The Last of Us 2, alla natura sconfinata dell’Oregon popolato di infetti di Days Gone. A nostro modo di vedere, fra le varie equalizzazioni preselezionabili, la più appagante è quella che va a spingere sia gli alti che i bassi. Fondamentalmente perché, anche tenendo conto dei settaggi a mano, è la maniera per creare il maggior tasso di dinamismo sonoro in quello che è il maggior tasto dolente di queste Stealth 700 Gen 2: una certa “piattezza”, omogeneità del sonoro in fase di equalizzazione e un eccessivo “favoritismo” verso i bassi, che risultano sempre decisamente esplosivi. I muscoli delle cuffie restano tonici anche quando sottoposti al test extra ludico fatto con i Blu-ray 4k di Avengers: Endgame e Alita e con serie tv in streaming diverse come tipologia, ma di elevatissimo valore produttivo come The Mandalorian e The Crown.

I cuscinettoni auricolari in memory foam sono abbastanza confortevoli anche dopo qualche ora di utilizzo (anche se queste sono considerazioni che si basano, inevitabilmente, anche su una certa dose di soggettività) così come l’archetto rinforzato e imbottito. Non abbiamo riscontrato criticità di sorta nell’adoperare le Stealth 700 Gen 2 indossando gli occhiali.

La connettività Bluetooth ha lavorato senza intoppi con la PlayStation 4 (usando l’antennina nella porta USB), con il Bluetooth integrato della TV, dell’iPhone mentre, col MacBookAir, abbiamo riscontrato un po’ di criticità usando le funzionalità Bluetooth integrate del PC, problematiche aggirati con l’add on USB andando poi a selezionare le cuffie in ingresso e in uscita nelle preferenze di sistema del portatile.

Per una cifra non bassissima, che si piazza nella fascia iniziale delle cuffie high end, le Stealth 700 Gen 2 di Turtle Beach offrono un’esperienza ideale che unisce le buone prestazioni in ambito di gaming, ma anche di fruizione di film, serie Tv, musica e, perché no, delle care e vecchie telefonate, al comfort di utilizzo, anche sulla lunga durata, grazie alla qualità delle componenti. Al netto dei piccoli problemi di sincronizzazione che abbiamo riscontrato con il PC, di un dinamismo non troppo accentuato in fase di equalizzazione, un eccessivo favoritismo verso i bassi e una feature, il Superhuman Hearing, che trova ragione d’essere non proprio in tutte le tipologie di videogame.