La critica che più frequentemente è stata mossa nei confronti di Pokémon Spada e Scudo è l’impossibilità di traferire nel gioco le creature catturate negli altri capitoli della serie: in sostanza i due giochi faranno affidamento su di un Pokédex regionale e non nazionale, in essi appariranno e saranno trasferibili solo i mostriciattioli che abitano la regione di Galar.

In un’intervista rilasciata a VG24/7, Junichi Masuda, producer dei due giochi, ha ricevuto una domanda al riguardo. Gli è stato chiesto se il feedback negativo ricevuto dai fan su questa caratteristica abbia fatto riflettere il team di sviluppo e se questa sia l’unica via praticabile anche per il futuro. Questa la risposta:

 

Non ci ha necessariamente fatto fermare a riflettere sulla cosa di per sé, ma quello al quale guardiamo costantemente per il futuro è cosa possiamo fare per rendere i nostri giochi quanto più interessanti, divertenti e ricchi possibile. Per esempio quando aggiungiamo nuove mosse e abilità creiamo un’esperienza più profonda e coinvolgente per tutti. Questa volta possiamo inoltre trasmettere ai giocatori un maggior senso di attaccamento nei confronti dei Pokémon che sono presenti nel gioco, un elemento che riteniamo sia molto importante. Quindi assolutamente, non abbiamo alcun rimorso riguardo quanto abbiamo fatto.

 

Masuda ha inoltre aggiunto che i Pokémon che non saranno presenti in Spada e Scudo potrebbero esserlo nei prossimi capitoli della serie, in altre regioni.

 

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Pokémon Spada e Scudo saranno disponibili dal prossimo 15 novembre su Nintendo Switch.

Cosa pensate dell’assenza del Pokédex nazionale? Ditecelo nei commenti.

 

Fonte: VG24/7