Marvel’s Avengers è tornato a mostrarsi a tre mesi dalla sua release e, dopo l’evento in streaming War Table, format che lo studio ha intenzione di replicare anche come supporto post-lancio del titolo, abbiamo avuto occasione di parlare con il team creativo per conoscere qualche dettaglio in più riguardo al gioco. Nessuno stravolgimento di un universo che ci sta già a cuore, ma tantissimi nuovi elementi che ci fanno ben sperare nei confronti di un titolo che era partito in maniera claudicante e che adesso sembra aver trovato una propria dimensione. Abbiamo avuto la possibilità di intervistare il team di Crystal Dynamics, a partire dal Creative Director Shaun Escayg, poi il Warzone Director Philippe Therien, il Combat Director Vince Napoli e Scot Amos, con cui abbiamo parlato già qualche mese fa, a capo del progetto e che ha fatto da apripista alla maggior parte delle domande poste durante la roundtable.

 

Ci piacerebbe poter andare un po’ più a fondo nel gear system, anche per capire che grado di personalizzazione ci darà e in che modo potrà influire sul gameplay, anche rievocando alcuni aspetti di Injustice 2 di NetherRealms. Avete pensato a qualcosa che possa prevedere una sorta di PvP?

È un sistema molto approfondito: abbiamo previsto degli upgrade diversi per ogni personaggio, cercando di andare a specializzarli in un determinato talento specifico. Ogni personaggio avrà dei perk particolari, quindi Black Widow potrà aumentare le proprie capacità di mimetizzazione, Iron Man potrà attivare dei propulsori, o anche diventare più forte dal punto di vista degli attacchi melee o a distanza. Abbiamo pensato di dare molto spazio al giocatore, così da permettergli di scegliere quale aspetto potenziare e qualche lasciare in secondo piano. L’aspetto più particolare è che all’interno di ogni abilità ci sarà una determinata scelta da compiere, così da andare a preferire un’evoluzione piuttosto che un’altra. Per quanto riguarda queste personalizzazioni in fase di PvP possiamo dirti che essendo un gioco co-op non avremo niente di tutto ciò, quindi l’obiettivo sarà mettere in piedi un team funzionale alle proprie esigenze, senza compromettere nessun tipo di metagame.

 

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Ci viene da pensare che la vostra scelta di concentrarvi su Kamala sia anche figlia del fatto che presto Disney+ lancerà una serie con lei come protagonista, il che vi permetterebbe di creare un universo molto espanso, andando comunque a prendere come riferimento il MCU e molti elementi dai fumetti. Sbaglio?

Be’ in realtà la motivazione è diversa: abbiamo deciso di creare questa storia originale perché abbiamo sentito la necessità di rispondere a una sfida molto importante, pensando non solo agli Avengers come eroi, ma anche come personaggi molto complessi, difficili da gestire. Ci serviva un conflitto. Aver scelto Kamala è figlio del fatto che il nostro protagonista dovrà vivere questa dicotomia tra il vedere gli Avengers come degli idoli e il doversi confrontare con la loro decadenza. Soprattutto, ci serviva lo scontro con George Tarleton, perché quest’ultimo è convinto che i supereroi siano dannosi per l’umanità, mentre Kamala, che ha dalla sua dei poteri, desidera convincere il mondo che quegli eroi possono solo fare del bene. Dopo gli eventi della storia, gli Avengers devono capire come gestire la loro vita e rendersi conto che la loro potenza non sempre è positiva. Kamala Khan è una teenager che arriva con un fumetto tra le mani pronta a celebrare gli Avengers e si ritrova in un mondo complesso, infettato da molte problematiche, ma è ancora più determinata a scoprire che cosa sia successo, così da comprendere meglio la situazione e i propri poteri. Avevamo bisogno di questi argomenti e ci serviva un personaggio che potesse gestire tutti questi aspetti, una fan degli eroi pronta a guardarli crescere così da crescere insieme a loro. Questa è una storia nostra, con dei temi che ci sono molto cari e che ci stanno molto a cuore: Kamala è il personaggio perfetto per vivere la vicenda da protagonisti, attraverso gli occhi di chi deve ancora crescere.

 

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Abbiamo avuto la possibilità di notare moltissimi Easter Egg dagli ultimi video di gameplay, che arrivano sia dal MCU sia dai fumetti, come già detto. Per esempio, la targhetta di Donald Blake sulla maglia di Thor, oppure anche una scena in cui si vede un’esplosione dietro Iron Man che richiama molto il primo film con protagonista Tony Stark. Potete dirci qualcosa di più sul design dei personaggi e su come avete deciso di inserire l’una piuttosto che l’altra cosa?

Non potevamo non ispirarci al MCU, anche per quanto riguarda la storia dei fumetti e tutti i personaggi. Hanno fatto un lavoro immenso che non potevamo non considerare. Ci siamo lasciati ispirare da tantissimi aspetti ma il nostro processo si è basato sul tornare alla storia originale, potendo attingere tantissimo dalla storia Marvel. Parliamo di anni e anni di contenuti. Però volevamo comunque essere un po’ originali nelle nostre scelte, avendo una storia completamente nuova da gestire. Gli Avengers non sono più quelli che conosciamo, perché adesso c’è da difendere tutto il continente americano, non più solo New York e qualche piccolo spazio degli Stati Uniti. Il loro impegno è maggiore e allo stesso tempo hanno sofferto la reazione del mondo nei loro confronti. C’è quindi tanta ispirazione, come nei dettagli che hai citato, ma c’è tantissimo di nostro, con un design ragionato per ogni tipo di personaggio.

 

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Ci potete dire qualcosa di più sulle missioni secondarie e quindi anche sul personaggio di Nick Fury?

La campagna è il trampolino di lancio per le nostre esperienze, utilizzando principalmente Kamala e continuando poi con gli altri eroi, ma è ovvio che non sei abbastanza forte da poter vincere tutte le sfide che troverai nel corso dell’avventura. Quindi non vogliamo parlare proprio di endgame, ma vogliamo dirvi che ci saranno tantissimi altri contenuti dopo aver terminato la campagna. Avremo un quantitativo enorme di quest secondarie, che vi permetteranno di andare a scoprire di più anche della storyline di alcuni eroi, che per vari motivi non abbiamo potuto inserire nella storia principale. Partendo quindi dall’Helicarrier avremo la possibilità di accettare delle missioni sia da Nick Fury che da Maria Hill, che ci chiederanno di recuperare delle persone o di andare a risolvere alcuni problemi. Ce ne sono alcune che sono giornaliere, altre che vi daranno più tempo e possiamo dire che le subquest sono una parte davvero importante del nostro gioco. Una volta finita la campagna non avrai finito il gioco, perché il mondo va ancora salvato, ci sarà ancora qualcosa da fare, quindi in ogni angolo del mondo ci sarà una tecnologia da ricercare o anche delle missioni da portare a termine. Nuovi nemici, nuove storie, aggiunte in diversi modi. Semplicemente la campagna ti permetterà di capire come funziona tutto il mondo, ma poi avrai un sacco di altre cose da gestire. Vogliamo essere certi di creare un endgame molto importante.

 

 

Vi ricordiamo che Marvel’s Avengers sarà disponibile a partire dal prossimo 4 settembre 2020 su PlayStation 4, Xbox One, Google Stadia e PC, e che è previsto un upgrade gratuito per le console next-gen PlayStation 5 e Xbox Series X.