Endless Ocean? Ecco The Dolphin? Journey? Sì, ma non solo. In parte, ma non del tutto. Quasi, ma non basta. C’è una componente importante di questo titolo, fondamento concettuale nonché cardine ontologico dello stesso, che può essere rintracciato in un altrove che, inaspettatamente, prende il nome di Gravity Rush. Solo il piccolo (e imperfetto) capolavoro di Japan Studios riesce, come nessun altro titolo in circolazione, a dare un’idea del senso profondo, del significato ultimo, nascosto e appena accennato, dell’avventura plasmata a regola d’arte da Gigant Squid.

Abzù è un vero e proprio viaggio nel tempo, un’ordalia, un rito di passaggio, un’operazione di salvataggio, la divina ricostruzione (e distruzione) del mondo. Può essere letto in tanti modi diversi, assumere molteplici significati, adattarsi alle più disparate interpretazioni. Non pretende di raccontare nessuna storia in particolare, pur affondando le sue radici nell’Enûma Eliš, poema cosmogonico in lingua accadica, parte inte...