C’erano tutte le possibilità e potenzialità del caso per fare dell’epopea del giovane Arslan una splendida e coinvolgente avventura magari utile, al contempo, ad avvicinare il pubblico occidentale ad un’opera fantasy che potrebbe tranquillamente accostarsi, per tematiche e toni, a Game of Thrones. Il brand nasce nel lontano 1986 come una saga di romanzi scritti da Yoshiki Tanaka. Diventa poi un manga e un anime grazie a una serie di lungometraggi che si prendono molte libertà rispetto all’opera letteraria tutt’ora incompleta e in corso. Tra intrighi a palazzo, efferati tradimenti, cruenti omicidi e battaglie campali in larga scala, nel tumultuoso e medievaleggiante regno di Pars di ingredienti per dare vita ad un intenso gioco di ruolo, ad un avvincente titolo action, persino per un’intrigante avventura grafica, ce ne sarebbero a bizzeffe.

Non è un male di per sé che Koei Tecmo, con la solita complicità di Omega Force, abbia deciso di rileggere le gesta di Arslan in chiave musou. Lo sc...