Ne siamo certi: Deadly Premonition 2: A Blessing in Disguise è un titolo che, esattamente come il primo episodio, riuscirà a trovare il proprio pubblico, nonostante la miriade di innegabili difetti. È altrettanto vero, però, che ci troviamo di fronte a un prodotto acerbo sotto tutti i punti di vista, oggettivamente indifendibile e inaccettabile per la maggior parte dell’utenza.

Ma come è possibile che queste due informazioni convertano sullo stesso gioco?

Uscito nel 2010, il primo Deadly Premonition divenne una piccola opera di culto grazie a un’atmosfera vicina alle opere di David Lynch, una trama avvincente e un protagonista dannatamente carismatico. Poco importava se il titolo fosse pieno di bug, con un gunplay agghiacciante e datato a livello tecnico: il fascino alla base del progetto del game designer SWERY (Hidetaka Suehiro) riuscì comunque a crearsi una propria nicchia di appassionati. Appassionati che, all’annuncio del secondo capitolo in esclusiva per Nintend...