Final Fantasy VII Remake, nonostante quanto si possa pensare, non era un gioco semplice da realizzare. Ci troviamo di fronte a uno dei capitoli più amati del franchise, in possesso di una tale potenza narrativa ed emotiva da infiammare il cuore di chi, nel 1997, ha vissuto la sua prima incarnazione sulla storica, prima, PlayStation.

Una fiamma che, però, avrebbe potuto rappresentare sia un vantaggio che uno svantaggio, per il team di sviluppo.

La scelta di rimettere mano a un tale mostro sacro, infatti, non è in grado solamente di esaltare gli appassionati, ma comporta anche l’altro lato della medaglia, ovvero quello di dover mantenere le aspettative di chi, da 23 anni, sogna di tornare a vivere un’avventura al fianco di Cloud e dei suoi compagni. Square Enix, decidendo di lavorare a questo Remake di Final Fantasy VII, ha quindi deciso di percorrere questa strada sul filo di una lama (rigorosamente quella di una Buster Sword), nella speranza di non tagliarsi durante il camm...