Knights and Bikes: la recensione

È difficile raccontare l’amicizia attraverso il gameplay, lo è ancora di più farlo nel contesto di una storia di formazione. Gli esempi non mancano, da Life is Strange, passando per Oxenfree e Crossing Souls, eppure Knights and Bikes è davvero unico nel suo genere, perché filtra il mondo attraverso gli occhi di due bambine, lo trasforma in un libro di storie della buonanotte senza mai però perdere di vista la realtà e il suo carico di disillusione continua. Il gioco di esordio del duo Foam Sword, composto da Rex Crowle e Moo Yu, ex Media Molecule, racconta la vicenda di Demelza e Nessa, due ragazzine diverse ma simili, che riconfigurano il mondo attraverso la lente del realismo magico per trovare uno spazio tutto per loro, perché se è vero che i problemi non puoi evitarli, almeno puoi costruirci una storia per affrontarli e, magari, risolverli. Demelza, la più piccola, nata e cresciuta su Penfurzy Island (un’isoletta fittizia ispirata a quelle della Co...