Lost Ember è un viaggio emozionante solo a metà | Recensione

Lost Ember per mettere in scena la storia che vuole raccontare risponde subito e in maniera del tutto convinta a uno degli interrogativi che più attanagliano l’animo umano: “c’è vita dopo la morte?”. C’è, c’è eccome. Nella teologia dell’opera prima di Mooneye Studios le anime belle vanno a vivere in una città splendente, tra i cieli, la Città della Luce, la chiamano, quelle che in vita si son date al peccato si reincarnano in animali. Ed è un dato di fatto, non c’è alcun dubbio in questo, manca totalmente quell’elemento di mistero che nella religione è normalmente imprescindibile e inconoscibile. Paradossalmente anche per coloro che hanno vissuto nel vizio, nella cattiveria, nella violenza, tornare in vita, anche se in altri panni, può essere lo stesso bellissimo, perché bellissimo è il mondo che si torna a calpestare, lo stesso che, con grandissimo effetto, colpisce il giocatore qua...