La scusa che Monster Hunter: World utilizza per rinnovarsi, trasformarsi, semplificarsi, pur rimanendo sempre fedele a sé stesso, è l’approdo nel Nuovo Mondo, quello che, secondo le parole della deliziosa assistente del cacciatore che il giocatore è chiamato a interpretare, nasconde tante sorprese, e non si vede l’ora di scoprirle. Per i cacciatori stagionati l’arrivo in questo luogo, nella scia di un enorme drago anziano, è davvero una ventata di aria fresca, perché rappresenta un nuovo incontro con l’amata seria, non di quelli all’insegna della nostalgia, ma di quelli nei quali a fatica ci si contiene nel raccontare tutto quello che è successo durante il periodo di distanza, e pazienza se nella foga si perda qualcosa nella genuinità e nella bellezza del racconto.

Perché Monster Hunter: World riesce davvero, e forse occorre dire finalmente, a rinnovare in senso assoluto la saga di Capcom, e sotto questo aspetto si può affermare senza riserve che la compag...