Mortal Shell, un soulslike divertente, ma fin troppo prevedibile | Recensione

Non è difficile farsi un’idea precisa di cosa voglia e abbia da offrire Mortal Shell. Indi nell’aspetto e nell’ampiezza del respiro dell’avventura che propone, è a tutti gli effetti un tributo, un omaggio, un attestato di stima nei confronti di Dark Souls, chiaro ed evidentemente modello di riferimento dell’opera prima di Cold Symmetry, studio composto per lo più da veterani del settore in cerca di nuovi stimoli.

Infondo, non c’è nulla di male nel voler creare una sorta di clone, parola che invero nel corso del tempo ha acquisito un’accezione dispregiativa, dovuta per lo più a produzioni spesso derivative e prive di qualità. Non è il caso del titolo qui preso in esame, sicuramente poco originale sotto molti fronti, ma di per sé appassionate e degno di sedere al tavolo dei soulslike, pur mostrando il fianco a qualche difetto.

Le premesse narrative, lo stesso art design, persino l’iniziale straniamento e disori...