In quella che potremmo definire una retromania a tutto tondo possiamo inserire, per quanto riguarda il medium videoludico, il ritorno del genere delle avventure grafiche. Non sono di certo le punte di diamante del mercato come lo erano nei tempi che furono, ma da anni ormai abbiamo assistito ad un revival del genere, per remake o remastered oppure per l’arrivo di produzioni del tutto nuove costruiti su quelle meccaniche, come NAIRI: Tower of Shirin.

Trattasi di un indie frutto del lavoro di HomeBearStudio, fondato da due ragazzi. NAIRI: Tower of Shirin è un’avventura grafica molto classica, con visuale in prima persona e nessun tipo di azione a schermo di alcunché genere. Un’avventura squisitamente old school, nel bene e nel male.

I dialoghi, ad esempio, sono tutti deputati a delle linee di testo a schermo, senza nessun doppiaggio, così come non ci sono cutscene, ma una narrazione proposta per immagini. L’incedere dell’avventura, allo stesso modo, è molto pacato e tranquillo senza gros...