Il voto a fondo pagina, così come l’entusiasmo nel ritrovarsi di fronte un prodotto ulteriormente perfezionato, è lo stesso di un anno fa, identico a quello conquistato e meritato da NBA 2K17, iterazione che ci aveva totalmente conquistati grazie ad una modalità storia ben realizzata, alla grafica nettamente potenziata, ad alcune finezze che inspessivano enormemente le meccaniche che regolavano la gestione di team e giocatore creato da zero tramite apposito editor.

Visual Concepts riesce nuovamente nella magia, per quanto un’ombra, pur pallida, lentamente ma progressivamente stia oscurando il brand, una minaccia che fino ad oggi avremmo potuto definire fantasma, passateci la citazione, mai come quest’anno evidente e penalizzante soprattutto nei confronti di chi è solito fruire delle simulazioni sportive come un semplice passatempo, senza viverle come un ossessivo rituale da ripetersi convulsamente ogni giorno.

NBA 2K18 screenshot

Anche quest’anno si segnalano piccoli problemi al netcode per quanto concern...