Quando uscì nel 2010, Need for Speed: Hot Pursuit fu come un fulmine a ciel sereno. Il brand prodotto da Electronic Arts stava uscendo da un periodo di confusione, alla ricerca di una nuova identità con la quale avvicinarsi al proprio pubblico. Abbandonate le luci al neon, la modifica delle auto e quell’atmosfera tipica dei primi Fast & Furious, EA Games tentò di trasformare la serie prima in un gioco simulativo (Need for Speed: Shift) e poi in un MMO free-to-play (Need for Speed: World). Nonostante nel primo caso il prodotto fosse innegabilmente interessante, la fan base provò rapidamente astinenza nei confronti dei titoli precedenti.

Ecco che, quindi, Need for Speed venne dato in mano ai ragazzi di Criterion Games, orfani della propria serie di punta: Burnout. Inutile dire che fu un successo strepitoso, che diede nuova linfa vitale alle corse clandestine, creando quel Need for Speed: Hot Pursuit che ancora oggi viene ricordato con passione dai videogiocatori di tutto il mon...