Mancherebbero solo The Raiders March come tema principale e Indy e compagni come protagonisti, dopo di che Pathway potrebbe essere tranquillamente il videogioco della serie cinematografica Indiana Jones, perché tutto, al suo interno, la rievoca, dall’ambientazione, gli anni ’30 del novecento, ai nemici, i nazisti (ma non solo), all’immaginario, quelle ambientazioni esotiche, tra deserti e montagne, che per forza di cose devono nascondere artefatti potentissimi, segreti inverosimili, orrori indicibili. Il gioco di Robotality è davvero capace di far annusare la polvere nelle narici, di far splendere il sole negli occhi, odora di polvere da sparo e sudore, è insomma ottimo nel restituire le sensazioni di avventura e scoperta, ma non è altrettanto abile nel divertire in maniera prolungata.

È attraverso cinque differenti campagne e varie nazioni che si dipana un’avventura dalla trama esile (ma poco importa), nella quale un gruppo di personaggi che vanno dal classico ...